S.Casciano: il cervo Dintorni di Montenisa Curiosità by Cecchini Piazza di Montefiridolfi

Montefiridolfi,

Montenisa, Mercatale e

San Casciano.

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Montenisa:

la villa, il chianti, Montefiridolfi

Montenisa a Montefiridolfi: vista da sud

Montenisa, detta anche villa Manetto - è immersa nella compagna toscana, vicinissima al piccolo paese di Montefiridolfi (Firenze), che si raggiunge a piedi con una breve passeggiata di circa 1 km: il comune è quello di San Casciano - Toscana, area di produzione del vino Chianti Classico.
La villa si trova in una posizione ideale, vicinissima alla frazione di Montefiridolfi: Firenze si raggiunge in circa 30 minuti, e Siena in circa 40. E' circondata da un'area verde ed ha una terrazzza con una vista sulla zona di S.Donato e Tavarnelle Val di Pesa.

Fu costruita da Manetto nel 1934, che seguì personalmente la sua costruzione, utilizzando le migliori tecniche costruttive disponibili all'epoca: ma che purtroppo non riuscì mai ad abitarvi: da qui il nome di "villa Manetto" che appare nei toponimi. La casa fu venduta dagli eredi, ed ebbe vari utilizzi: fra l'altro fu sede di una colonia, e del piccolo circolo aziendale della vicina fattoria Antinori che tuttora gli anziani di Montefiridolfi ricordano: a testimonianza di questo periodo rimangono tutt'oggi i resti di due pallai per le bocce.

Successivamente la villa fu divisa in vari appartamenti, utilizzati da collaboratori della fattoria Antinori sinchè fu posta in vendiata - assieme ad alcuni ettari di vigna nella zona di Montefiridolfi - e fu acquistata da Gualtiero Armando Nunzi - che è stato fra le altre cose anche presidente del Consorzio Chianti Classico e fondatore delle cantine Grevepesa.

Gualtiero Armando Nunzi non era interessato all'immobile, bensì soltanto alle vigne: fece quindi restaurare la costruzione e la pose nuovamente in vendita, ed è così che Montenisa viene in possesso della attuale proprietà nell'anno 1976.

La villa è citata anche in una pubblicazione relativa alle vicende del periodo bellico nella zona di Montefiridolfi - fu sede del comando tedesco: la pubblicazion, dal titolo "Memorie del passaggio del fronte a Fabbrica e Montefiridolfi" di Franco Bartalesi riporta anche immagini, foto e piantine della zona all''epoca, ed è scaricabile attraverso i link presenti nel sito in vari formati elettronici.

Il paese di Montefiridolfi

Monte, il paese dei montigiani

Montefiridolfi - vista della piazza principale

Montefiridolfi - detto affettuosamente "monte" dai locali - i "montigiani" - è un grazioso paesino nelle immediate vicinanze, con una edicola cartoleria e emporio - L'Arcobaleno -, 2 negozi di alimentari, un buon ristorante "a casa mia", citato anche dalla guida "Osterie d'Italia - sussidiario del mangiarbene" - Slow Food.

C'è la chiesa, ed accanto alla chiesa il castello - probabilmente il nucleo più antico di Montefiridolfi.

Nelle vicinanze i resti di una tomba etrusca, la cosiddetta "Tomba Etrusca Arciere", scoperta nel 1978.

Il Repetti cita Montefiridolfi nel suo "dizionario Storico Geografico della Toscana" del 1833 così:
"MONTEFIRIDOLFI in Val di Pesa. – Villa signorile fondata sopra i resti del castello omonimo con chiesa parrocchiale (S. Cristina a Montefiridolfi) cui fu annessa altra chiesa parrocchiale, nel piviere di S. Stefano a Campoli, Comunità Giurisdizione e quasi 4 miglia toscane a scirocco di San Casciano, Diocesi e Compartimento di Firenze. Si veggono ancora i ruderi del Castello di Montefiridolfi sopra una deliziosa collina posta a cavaliere della strada r. romana di rimpetto al ponte della Pesa. Diede il nome a questo resedio baronale un Ridolfo de'Buondelmonti, di cui era consorte quel Sichelmo di Giovanni che, nel maggio dell'anno 1015, rinunziò a favore della badia Passignanese nelle mani dell’abate Walperto il padronato della chiesa di S. Maria a Macerata e delle case e terre da esso possedute nel castello di Paterno, in Tizzana, in Cerreto, e a S. Cristina, nel piviere di S. Stefano a Campoli. – Vedere MACERATA in Val di Pesa. La villa di Montefiridolfi dopo tanti secoli non ha cambiato padroni, poiché essa tuttora dipende dall’ultima femmina di casa Buondelmonti vedova del marchese Ubaldo Feroni, che ha ceduto al principe il giuspadronato della suddetta chiesa parrocchiale, conservando gli effetti. La parrocchia di S. Cristina a Montefiridolfi nel 1833 contava 269 abitanti. "

Nel Censimento del 2001 Montefiridolfi risulta avere 368 abitanti.

 

Località

Ci sono sezioni dedicate alle località dei dintorni della zona di Montefiridolfi: Mercatale Val di Pesa, la località più vicina, e San Casciano Val di Pesa, sede del comune.


Itinerari

Da Montefiridolfi si raggiungono velocemente una serie di località minori, che prese singolarmente non hanno certo cose indimenticabili da offrire - impossibile competere con le vicine Siena e Firenze - ma che viste nel complesso aiutano ad entrare nello spirito della zona, ed a percepire la magia del Chianti: un territorio che ha una sua particolarissima conformazione, ricco di memorie storiche, anche se talvolta la prima cosa che viene in mente è il suo vino...

Quindi indubbiamente colline, vigne, pievi e badie, coloniche e castelli, ognuno con la sua piccola porzione di storia e la sua conformazione. Per questo l'idea è di raccogliere immagini e notizie su Montenisa, la zona di Montefiridolfi ed il Chianti senese: e mano a mano che andavo accumulando e sistemando questo materiale, mi sembrava di capire e di apprezzare meglio questa zona, un lavoro certamente difficile da fare se non si vive qui...

La Toscana ed il chianti, del resto hanno affascinato famosi viaggiatori - nessuno cita esplicitamente Montefiridolfi, ma già Goethe nel 1786 scriveva: "non è possibile vedere una campagna meglio tenuta; nemmeno una zolla di terra che non sia pulita e come passata attraverso lo staccio..." mentre Piero Calamandrei, nel suo "inventario della casa di campagna" scriveva "Questa è la terra dove pare che anche le cose abbiano acquistato per lunga civiltà il dono della semplicità e della misura."

Quello che è assolutamente certo è che il territorio circostante riserva continuamente sorprese e scoperte, io stesso - pur trascorrendo gran parte dell'anno a Montenisa, e pur conoscendo la zona di Montefiridolfi e dintorni da più di 30 anni, finisco invariabilmente con lo scoprire aspetti che non conoscevo.